“È uno sguardo indomito e dritto sulle donne – tante, tutte diverse, ma in fondo come me – che non voglio mai distogliere dalla condizione della popolazione femminile della mia Regione; che non voglio lasciare sole o inascoltate” – osserva la Cassetta, che poi si sofferma sul diritto all’aborto e alla maternità: “È notizia di questi giorni che da febbraio nei consultori del Lazio la pillola contraccettiva sarà gratuita per le donne di età compresa tra i 15 e i 19 anni; un traguardo importante per giovani donne che – disponendo del loro corpo e della loro vita – decidono di non mettere al mondo un figlio. Ho intenzione di vigilare affinché questo provvedimento non rimanga lettera morta e diventi effettivamente realtà!”.
“Non vanno dimenticate, inoltre, coloro che – seppur tra mille difficoltà – decidono di portare avanti la gravidanza: bisogna offrire loro sostegno, magari favorendo l’introduzione della figura della Doula, una Conselour che si prende cura della mamma, del papà e del neonato, durante la gravidanza fino al primo periodo post-parto, favorendo con la sua discreta presenza un supporto pragmatico alla genitorialità e, prima ancora, una compagnia costante alle donne che non vogliono essere lasciate sole!”.
L’affermazione e il consolidamento dei diritti delle donne attraverso i servizi gode di una lucida osservazione dall’interno della candidata del Partito Democratico al Consiglio regionale del Lazio, al voto il prossimo 12-13 febbraio, Carmela Cassetta. Lo si evince dalla riflessione dalla quale è partita, ma lo si scopre anche ripercorrendo il suo impegno da sempre incisivo accanto alle associazioni di categoria – sia in veste di Consigliera comunale di Santi Cosma e Damiano, che come Presidente del Parco regionale Riviera di Ulisse. Proprio in questo ruolo ha accompagnato numerosi progetti ed iniziative anche contro la spregevole violenza sulle donne.
“È un invalido preconcetto quello per cui una donna libera ed emancipata debba essere una ‘super-donna’ che non ha mai bisogno di aiuto. È uno sciocco luogo comune pensare alle mamme come ‘super-mamme’ alle quali non sono concessi momenti di debolezza. Sarebbe molto più semplice prendere atto del fatto che tutti gli esseri umani per raggiungere i massimi livelli di consapevolezza e realizzazione devono essere messi in condizione di farlo. Questo vale innanzitutto per le donne”- conclude.